UNO SQUARCIO DALLA RUSSIA DI PUTIN

Dmitry Buchenkov, PhD in scienze politiche, antifascista, anarchico e allenatore di box, e’ stato arrestato da piu’ di tre mesi nel carcere giudiziario di “Vodnik”. Gli inquirenti sospettano che abbia partecipato nei disordini del 6 Maggio 2012 in piazza Bolotnaya a Mosca. L’assurdità dell’accusa contro Dmitry Buchenkov è completamente evidente; egli si trovava a Nizhny Novgorod quel giorno, più di 300 Km da Mosca, ma egli fu arrestato nonostante l’alibi.

Come passi i tuoi giorni in prigione?

E’ un po’ come un “groundhog day” (un giorno che si ripete sempre lo stesso Ndt). Sveglia, interrogazioni, l’ora d’aria, pranzo, interrogazioni, oria d’aria, cena… Tutto secondo un rituale prestabilito che stanca, ma c’è anche tel tempo per riposarsi. Io generalmente leggo quando ho un po’ di tempo. Negli ultimi sei anni non ho letto nessun libro di narrativa, e qui ne ho già letti cinque. Certo, non ho a disposizione letteratura scientifica. Avrei potuto scrivere la mia seconda tesi di specializzazione mentre sono qui.

Durante l’ora d’aria cerco di ricordare tutti gli esercizi che facevo quando ero fuori; non riesco a farli tutti perché non c’é nessuna attrezzatura ginnica. Ciononostante una persona si può mantenere in forma in carcere. Considerando la situazione, io sto bene. Sono stato un po’ ammalato a Gennaio, quando dovetti partecipare a delle “interrogazioni”, ma adesso sto molto meglio.

Ammalarsi in prigione è una cosa davvero sfortunata, non lo auguro a nessuno. Non ottieni nessuna assistenza medica, e quindi è meglio mantenersi in buona salute.

Quanto difficile sono le condizioni in un carcere giudiziario?

Non si può dire molto delle condizioni perché tutto viene censurato qui. Posso solo dire che sto cercando di mantenere relazioni umane basilari. Non mangio bene quanto in un ristorante ma il cibo della prigione è OK, ci nutre bene. Tuttavia sarebbe molto difficile sopravvivere solo con il vitto della prigione, e quindi sono molto grato alle persone che mi aiutano, mi mandano dei pacchi- questo è davvero importante e molto utile.

Non abbiamo nessun accesso all’informazione nelle celle, niente giornali e la TV mostra solo canali di stato, abbiamo anche questa terribile “Radio Russia”- una vera vergogna per la cultura Russa. Riceviamo pochissime notizie di ciò che succede fuori.

La propaganda massiccia televisiva mi tira scemo. I mass media russi diffondono sentimenti fascisti e xenofobi appena velati. I presentatori della TV mentre dicono cose come “l’Europa tollerante sta soffocando”, “i migranti uccidono e violentano le donne”. “il sistema di valori Europeo è crollato”, non riescono nemmeno a nascondere la loro derisione. Essi dicono in maniera trionfale: ”questo è ciò di cui noi vi avevamo avvertito”, “l’Europa è vicina al crollo”, “mentre in Russia anche Amur la tigre e Timur la capra vivono in pace”.

La classe al potere che controlla i mass media sta perseguendo un’agenda anti-Europea nella sua propaganda. Il patriottismo montante è molto importante in condizioni di crisi. Allo stesso tempo molti rappresentanti della classe al potere, i loro parenti hanno la doppia cittadinanza, passaporti Europei e Americani.

Il messaggio centrale è piuttosto semplice. Il nostro popolo dovrebbe credere che: ” in Russia va tutto bene, mentre in Europa va tutto male”. Non importa se gli standard di vita sono più alti in Europa che in Russia. Questo viene riflesso in studi sociologici obiettivi. La propaganda è primitiva, semplicistica e fuorviante.

Per molta gente il tuo caso è un esempio di assurdità. Come lo vivi tu?

Il mio caso sembra così assurdo solo quando sei fuori “ un uomo innocente in prigione”. In realtà per il nostro paese il mio caso è piuttosto logico, per di più è parte di una pratica comune. Tutto ciò che mi è successo  mi convince sempre di più che io ho fatto delle scelte giuste e che le mie convinzioni sono giuste.

In questa situazione non si dovrebbe attendere la liberazione, si dovrebbe vivere la propria vita in prigione. Non si può fare altrimenti. Stando dentro ho capito che non si tratta solo della mia persona. Il problema è il sistema nel suo complesso a cui niente, fino a questo momento, può essere contrapposto.

Sapevi che potevi essere arrestato o la visita da parte degli agenti di polizia fu una sorpresa totale?

Non sapevo che sarei potuto essere arrestato, ma supponevo che poteva essere possibile. All’incirca un anno prima dell’arresto io avevo cominciato a sognare delle autorità per l’applicazione della legge nei miei sogni. Fose avrei dovuto prestare attenzione ai sogni, al mio subconscio.

Sapevo che logicamente questa gente non poteva “rinchiudermi completamente” in una prigione giudiziaria. Io sono innocente e non ero presente a piazza Bolotnaya il 6 Maggio 2012, e la polizia lo sapeva. L’esperienza sociale e la coscienza politica mi dicevano che io sarei stato imprigionato contro tutte le logiche. Dapprima ero incazzato per via della loro insolenza atroce, ma poi ci ho fatto l’abitudine.

Ho imparato una cosa molto importante qui dentro – un odio profondo contro il sistema statale moderno e la società classista. E’ un’acquisizione estremamente utile per un rivoluzionario. Voglio dire, prima sentivo qualcosa come questo, ma era semplicemente per via della logica.

Adesso è un’emozione vivente profonda, vorrei poter ringraziare il Comitato Investigativo e la polizia per questa opportunità, per avermi trasformato completamente in un rivoluzionario convinto.

Mi mancava questo piccolo dettaglio – la prigione, dove tutti gli strati della societa’ Russa sono rappresentati, dai drogati senza speranza ai grossi papaveri della finanza. Non si possono fare così tante osservazioni sociali nella vita di ogni giorno in un periodo così breve, fuori.

Che cosa pensi sia la ragione del tuo arresto?

Non sono gli scontri di piazza Bolotnaya. Io non c’ero. Credo che ci siano parecchie ragioni che insieme hanno portato al mio arresto; si tratta di un’alta probabilità di instabilità civile in tutta la Russia nei prossimi 1-2 anni dovuta alle crisi politiche ed economiche, le prossime elezioni del parlamento, le complicate relazioni estere dopo l’Ucraina del 2014.

Il tenermi sotto chiave nella prigione giudiziaria, è pura politica. Quali sono le prospettive di questo processo? E” molto probabile che io sarò condannato per qualcosa in questo caso assurdo e sarò mandato piu’ lontano in un campo penitenziario. Tutto questo caso è pazzesco, è fabbricato e falsificato e a nessuno importa e nessuno ci spende una lira. Questo è il nostro sistema giudiziario e il nostro stato in generale. Una persona completamente innocente può ottenere una sentenza assurda e dover scontare del tempo reale in prigione, questa è l’essenza della Russia Putinista.

Io fui arrestato per le mie idee politiche, per la mia attività politica. Per organizzare le manifestazioni, per partecipare alla messa in piedi del “progetto V” nel centro antifascista. Per organizzare e coordinare le attività antifasciste e anarchiche a Mosca. Sono sicuro di tutto questo. Le autorità stanno tentando di epurare l’ala sinistra, anarchica e antifascista attraverso la polizia e il Comitato Investigativo. Negli ultimi anni ci siamo trovati sotto un rullo compressore della repressione, ci sono moltissimi casi criminali portati nei tribunali, tantissimi militanti arrestati, e alcuni hanno dovuto lasciare il paese.

Un grande numero di anarchici e antifascisti sono passati attraverso il caso di piazza Bolotnaya, alcuni di questi sono ancora sotto chiave dal regime di Putin: Alexei Gaskarov e Anredi Barabanov stanno scontando le loro sentenze nei campi di lavoro. Sergey Udaltsov e Leonid Razvozhayev, attivisti molto noti, sono anch’essi ancora in prigione.

Molti antifascisti e anarchici sono in prigione con diverse accuse false. L’amministrazione del campo dove è rinchiuso fa costanti pressioni su Alexei Sutuga- egli era tenuto in isolamento per essersi rifiutato di collaborare con l’amministrazione. Alexander Kolchenko è stato condannato a una lunghissima, mostruosa sentenza – 10 anni-  per aver appiccato il fuoco a una sala d’attesa del partito “Russia Unita”. Ilya Romanov fu condannato a 10 anni in un caso di terrorismo falsificato, che avvenne appena dopo il suo rilascio dalla prigione, dove aveva passato altri 10 ann per un altro caso.

Yegor Alekseyev subisce persecuzioni a Tomsk per le sue attività politiche – e’ stato accusato con l’articolo 282 che viene usato dalle autorità per sopprimere il dissenso.

Discuti di politica con gli altri prigionieri, come reagiscono?

Si, alcune volte scambiamo le nostre idee su quanto sta succedendo nel paese e nel mondo. La gente è principalmente critica delle autorità Russe moderne, perché hanno sperimentato la loro umanià e giustizia sulla loro pelle.

Io tento di parlare di più con i prigionieri, rispondo alla gente che mi scrive – la corrispondenza è molto importante e attenua la dura realtà della vita dei prigionieri.

Mi fa molto piacere quando ricevo una lettera da un amico o da qualche sconosciuto, mi aiuta e mi sostiene nell’evitare che mi spezzi. Per qualsiasi prigioniero qualsiasi notizia dal di fuori è come una boccata di acqua fresca nel mezzo del Sahara, e per questo  invito tutti coloro che vogliono aiutare i prigionieri politici – per favore scrivete lettere, ci vuole poco tempo e chiunque può farlo, e mantiene un po’ calore nel cuore dei prigionieri. Grazie a tutti coloro che mi aiutano.

Tradotto dal Russo in Inglese da Eldar Sattarov

Background 

Dmitry Buchenkov, 36 anni, nato a Nizhny Novgorod, assistente di storia e scienze politiche, PhD in scienze politiche, professore associato, ha lavorato come Vice Direttore del Dipartimento di Storia della Medicina e delle Scienze Socio-Umanitarie nella Facoltà di Medicina della National Research Medical Univeristy denominata in onore di N.J. Pirogov a Mosca.

Dmitry è stato un membro di una organizzazione anarchica “Azione Autonoma” dal 2002. Questo è come il PhD in scienze politiche descrive l’ideologia che condivide in un libro intitolato “ Gli Anarchici alla fine del XX secolo in Russia” pubblicato nel 2009: “I valori di base, generali dell’anarchismo (autogestione, autoorganizzazione, anticapitalismo) sono ancora importanti al giorno d’oggi”.

Dmitry ha partecipato attivamente agli sforzi organizzativi e alla vita dei movimenti antifascisti e anarchici a Mosca. Ha organizzato molte azioni di protesta antifascista nelle strade e diversi eventi culturali. Ha preso parte alla fondazione di un centro antifascista chiamato “Progetto V”, dove gli antifascisti e gli anarchici fanno spettacoli, si incontrano e preparano le loro azioni. La polizia e l’FSB più di una volta hanno minacciato di attaccare Dmitry fisicamente per le sue attività politiche.

Dmitry Buchenkov aveva pensato di organizzare un forum di tutte le Russie, antifascista e anarchico, “Autogestione e Comunismo Libertario” per gli inizi del 2016, ma fu arrestato. Il 2 Dicembre 2015, la mattina presto, la polizia perquisì i due appartamenti dove Dmitry si sarebbe potuto trovare; un appartamento dove viveva a Mosca con la sua fidanzata Anya e il suo bambino e l’appartamento dei suoi genitori a Nizhny Novgorod.

Ai genitori non dissero niente del suo arresto. Essi lo appresero solo dopo dai mass media. La fidanzata di Buchenkov disse che non gli permisero di fare neppure una telefonata e non gli comunicarono nemmeno il nome dell’investigatore ufficiale.

Il Dipartimento Investigativo Centrale del Comitato Investigativo Russo accusò Buchenkov di aver partecipato adisordini civili (Art. 212 del Codice Criminale Russo) e di atti di violenza contro rappresentanti dell’autorità dello stato (Art. 318 del Codice Criminale Russo) durante scontri a piazza Bolotnaya il 6 Maggio 2012. Il 3 Dicembre 2015, Buchenkov fu portato davanti al giudice e mandato a una prigione giudiziaria come risultato dell’udienza. Alla fine del termine di Gennaio 2016, la detenzione di Buchenkov fu prolungata fino a Giugno 2016.

Gruppo di Solidarieta’ con Dmitry Buchenkov –

-http://www.facebood.com/freebuchenkov/

-https://vk.com/freebuchenkov

Tratto da; www.znetitali.altervista.org

avtonom.org/news/dmitry-buchenkov-interviewed-prison-it-turned-me-convinced-revolutionary-big-time

Traduzione di Francesco D’Alessandro

Potrebbe piacerti anche Altri di autore